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Innovazioni recenti nella ricerca sulla riproduzione assistita

 Negli ultimi anni la ricerca finalizzata alla selezione dei gameti, alla fecondazione e allo sviluppo embrionale, ha portato ad una maggiore conoscenza degli step biologici coinvolti nella riproduzione umana.

Introduzione:

Queste nuove scoperte hanno generato nuove tecnologie che migliorando l'efficacia e la sicurezza della riproduzione assistita; hanno offerto nuove possibilità alle coppie che affrontano difficoltà nel concepire naturalmente. In questo articolo vengono descritte alcune delle più recenti innovazioni nell’ambito della riproduzione assistita e il loro impatto potenziale sulle pratiche cliniche.

  • Cultura embrionale avanzata:

Lo sviluppo embrionale umano in vitro è un processo straordinariamente complesso e delicato che inizia con la fecondazione e culmina dopo circa 5-6 giorni con la formazione di una struttura chiamata blastocisti pronta per l'impianto nell'utero materno. Alla fecondazione, la penetrazione dello spermatozoo all’interno dell’ovocita permette di completare la maturazione ovocitaria ed iniziare una serie di divisioni cellulari, che porteranno nei primi giorni alla formazione di un embrione le cui cellule denominate blastomeri sono totipotenti e incapaci di regolare in maniera sinergica la propria omeostasi.

Questa fase iniziale è caratterizzata da intense attività mitotica, durante la quale i blastomeri si dividono rapidamente senza un aumento significativo della massa complessiva dell'embrione. Nel passaggio dal giorno 3 al giorno 4 di sviluppo l’embrione va incontro ad una prima importante riorganizzazione formando una massa compatta di cellule denominata morula.

Da questo momento l’embrione acquisisce la capacità di comunicazione fra i blastomeri e la capacità di regolare la propria omeostasi e il proprio metabolismo. I blastomeri subiscono la prima riduzione in termini di potenza di sviluppo e passano da essere totipotenti a pluripotenti gettando le basi per il primo differenziamento cellulare all’interno dell’embrione.

Successivamente, la morula inizia a differenziarsi ulteriormente e a svilupparsi in una struttura più complessa nota come blastocisti. La blastocisti ora è composta da due tipi distinti di cellule: quelle periferiche che daranno origine al trophectoderma, da cui si origineranno alcuni annessi embrionali e una massa cellulare interna posizionata ad un polo dell’embrione da cui si originerà il feto. Le cellule del trophectoderma in stretta comunicazione fra di loro saranno in grado di confinare all’interno della blastocisti in formazione un fluido il cui aumento di volume sarà fondamentale per l’espansione della blastocisti e per la sua successiva fuoriuscita dalla zona pellucida. Infatti, prima che l'embrione possa impiantarsi nell'utero, deve liberarsi di questo strato esterno che lo ha protetto durante le fasi iniziali dello sviluppo. Questa liberazione è un evento critico e complesso che coinvolge la produzione di enzimi specifici e cambiamenti nella struttura dell’embrione.

Lo sviluppo degli embrioni umani fino allo stadio di blastocisti rappresenta una meraviglia biologica intrisa di sfide e complessità. Una delle sfide principali nella riproduzione assistita è stata la selezione degli embrioni più sani da trasferire in utero. Recentemente, gli embriologi clinici, sulla scorta dei dati sperimentali ottenuti nello studio dello sviluppo embrionale umano in vitro, hanno sviluppato tecniche di coltura embrionale avanzate che simulano in modo più accurato l'ambiente uterino. Questo permette una migliore valutazione della vitalità embrionale, migliorando così le possibilità di successo della procedura.

  • Analisi genomica pre-impianto

L'analisi genetica pre-impianto (PGS, Preimplantation Genetic Screening) è una procedura avanzata utilizzata in alcuni cicli di fecondazione in vitro. Questa tecnica è progettata per valutare l'assetto cromosomico degli embrioni prima che vengano impiantati nell'utero materno. L'obiettivo principale del PGS è identificare anomalie cromosomiche e genetiche negli embrioni al fine di aumentare le probabilità di successo della gravidanza e ridurre il rischio di aborto spontaneo. L'analisi genetica pre-impianto è particolarmente utile per coppie che hanno una storia di aborti spontanei ricorrenti o che sono a rischio di trasmettere malattie genetiche ereditarie.

I termini "PGT-M" e "PGT-S" si riferiscono a due tipi di test di screening genetico che vengono eseguiti su embrioni durante la fecondazione in vitro per identificare anomalie genetiche. Di seguito sono descritte le differenze tra PGT-M (Preimplantation Genetic Testing for Monogenic Disorders) e PGT-S (Preimplantation Genetic Testing for Aneuploidy):

  1. PGT-M (Preimplantation Genetic Testing for Monogenic Disorders):
  • Obiettivo: La PGT-M è utilizzato per individuare specifiche anomalie genetiche ereditarie conosciute come "disordini monogenici" o "malattie monogeniche". Queste sono causate da mutazioni in un singolo gene e includono condizioni come la fibrosi cistica, la distrofia muscolare di Duchenne, la talassemia, ecc.
  • Processo: Viene analizzato il DNA degli embrioni per individuare la presenza o l'assenza di mutazioni genetiche specifiche. Gli embrioni che portano la mutazione possono essere esclusi dalla selezione per il trasferimento in utero, riducendo così il rischio di trasmettere la malattia ereditaria alla prole.
  1. PGT-S (Preimplantation Genetic Testing for Aneuploidy):
  • Obiettivo:Il PGT-S è mirato a individuare anomalie cromosomiche numeriche, note come "aneuploidie". Queste includono la presenza di un numero anomalo di cromosomi, come la trisomia 21 (sindrome di Down), la monosomia X (sindrome di Turner) e altre.
    • Processo: Gli embrioni vengono sottoposti a un'analisi cromosomica per identificare eventuali anomalie numeriche. Gli embrioni con il numero corretto di cromosomi sono considerati più adatti per il trasferimento in utero, poiché l'aneuploidia può portare ad aborti spontanei o a condizioni genetiche gravi.

In sintesi, mentre il PGT-M si concentra sulla ricerca di specifiche mutazioni genetiche ereditarie, il PGT-S mira a individuare anomalie cromosomiche numeriche. Entrambi i test possono essere utilizzati contemporaneamente (PGT-A, PGT-M, e PGT-S combinati) per fornire una valutazione genetica più completa degli embrioni durante il ciclo di fecondazione in vitro. La decisione di utilizzare uno o entrambi i test dipende dalle specifiche esigenze della coppia e dalla loro storia clinica.

  • La microfluidica e lo sviluppo embrionale :

Le piastre di coltura tradizionali non riflettono appieno le condizioni fisiologiche dell’apparato riproduttivo umano. La coltura embrionale in vitro in microfluidica rappresenta una tecnologia avanzata che potrebbe essere utilizzata nella riproduzione assistita per migliorare le condizioni di sviluppo degli embrioni. Questo approccio combina la coltura embrionale in vitro con l'uso di dispositivi microfluidici, che sono strutture in miniatura progettate per gestire piccole quantità di liquidi.

Ecco alcuni aspetti chiave di questo processo:

Dispositivi Microfluidici: I dispositivi microfluidici sono realizzati utilizzando tecnologie di microfabbricazione avanzate. Questi dispositivi contengono microcanali e camere progettate per fornire un ambiente controllato e dinamico per gli embrioni.

Controllo Preciso dell'Ambiente: La microfluidica consente il controllo preciso di parametri come la concentrazione di nutrienti, il pH, la temperatura e altri fattori ambientali cruciali per lo sviluppo embrionale. Questo controllo più preciso mira a replicare le condizioni ottimali presenti nell'utero.

Convezione e Difusione: La microfluidica sfrutta la convezione e la diffusione per garantire una distribuzione uniforme dei nutrienti e degli agenti di supporto all'interno del sistema, migliorando così l'omogeneità delle condizioni di coltura.

Monitoraggio in Tempo Reale:I dispositivi microfluidici consentono il monitoraggio continuo delle condizioni di coltura e dello sviluppo embrionale in tempo reale, mediante l'integrazione di sensori e microscopi. Ciò fornisce agli operatori la possibilità di apportare correzioni immediate se necessario.

Riduzione del Volume di Coltura:L'uso di microfluidica spesso implica una riduzione del volume di coltura necessario per sostenere gli embrioni. Questo può essere vantaggioso per limitare lo stress ambientale sugli embrioni e migliorare la concentrazione di sostanze nutritive.

Potenziale per Automazione: La microfluidica offre la possibilità di automazione delle fasi critiche del processo di coltura embrionale, riducendo la manipolazione manuale e il rischio di contaminazioni.

Adattabilità alle Specifiche Esigenze del Paziente: La tecnologia microfluidica può essere adattata per rispondere alle specifiche esigenze di ciascun paziente, considerando variazioni individuali nel processo riproduttivo.

In definitiva, l'impiego della coltura embrionale in vitro in microfluidica nella riproduzione assistita mira a migliorarne l'efficienza e il tasso di successo, fornendo un ambiente più vicino a quello naturale presente nell'utero materno. Questo approccio è oggetto di continuo sviluppo e ricerca per ottimizzare ulteriormente le condizioni di coltura e aumentare le possibilità di successo delle procedure di riproduzione assistita.

  • Intelligenza artificiale (IA) nell'analisi degli embrioni:

L'integrazione di intelligenza artificiale nell'analisi degli embrioni rappresenta un progresso significativo nel migliorare l'efficacia e l'accuratezza delle procedure di riproduzione assistita, contribuendo alla selezione degli embrioni con le migliori probabilità di successo nel processo di impianto. Qui di seguito sono riportati alcuni modi in cui l'IA viene impiegata in questo ambito:

  1. Valutazione dell'Aspetto Morfologico degli Embrioni: Gli algoritmi di IA vengono addestrati per analizzare le immagini degli embrioni e valutarne l'aspetto morfologico. Questo può aiutare gli embriologi clinici a identificare gli embrioni con le migliori caratteristiche di sviluppo, contribuendo a migliorare la selezione degli embrioni da trasferire durante le procedure di riproduzione assistita.
  2. Predizione della Qualità degli Embrioni: Utilizzando modelli di apprendimento automatico, l'IA può essere impiegata per predire la qualità degli embrioni sulla base di caratteristiche morfologiche e dinamiche di sviluppo. Ciò fornisce informazioni aggiuntive per guidare la scelta degli embrioni da trasferire, contribuendo a migliorare i tassi di successo delle procedure di fecondazione in vitro.
  3. Monitoraggio Continuo dello Sviluppo Embrionale: Gli algoritmi di monitoraggio basati su IA possono analizzare in tempo reale le sequenze di immagini che documentano lo sviluppo embrionale. Questo monitoraggio continuo consente di identificare eventuali anomalie o cambiamenti nel processo di sviluppo, consentendo agli embriologi clinici di apportare correzioni tempestive.
  4. Personalizzazione dei Trattamenti: Attraverso l'analisi di grandi dataset, l'IA può contribuire a identificare modelli e correlazioni che portano a una maggiore comprensione delle risposte individuali dei pazienti ai trattamenti di riproduzione assistita. Ciò può aiutare a personalizzare i protocolli di trattamento per massimizzare le probabilità di successo.
  5. Riduzione del Carico di Lavoro Manuale: L'automazione delle fasi analitiche tramite l'IA può ridurre il carico di lavoro manuale, consentendo agli embriologi clinici di concentrarsi su decisioni cliniche più complesse e sulla gestione del processo complessivo di fecondazione in vitro.

L'integrazione di intelligenza artificiale nell'analisi degli embrioni rappresenta un progresso significativo nel migliorare l'efficacia e l'accuratezza delle procedure di riproduzione assistita, contribuendo alla selezione degli embrioni con le migliori probabilità di successo nel processo di impianto.

Conclusioni:

Le recenti innovazioni nella ricerca sulla fertilizzazione in vitro promettono di trasformare radicalmente il campo della riproduzione assistita. Queste nuove tecnologie non solo migliorano le probabilità di successo della FIV, ma offrono anche opzioni più sicure e personalizzate per le coppie che cercano di concepire. Mentre molte di queste innovazioni sono ancora in fase sperimentale, il loro potenziale impatto positivo sulle pratiche cliniche rende la ricerca sulla FIV un campo eccitante e in continua evoluzione.